SEZIONE II – REGOLE DI FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA

I due diversi workflow gestiti sul Sistema pagoPA si differenziano principalmente in base al soggetto che innesca il pagamento. Avremo quindi un processo diverso se l’utilizzatore finale accede al servizio di pagamento attraverso tecnologie e funzioni messe a disposizione da un Ente Creditore ovvero attraverso tecnologie e funzioni messe a disposizione da un Prestatore di Servizi di Pagamento

Nella presente sezione è modellato il processo di scambio dati tra i sistemi informativi dei tre soggetti che partecipano a ogni processo di pagamento mediati dal NodoSPC.

La modellazione risultante descrive quindi, da una parte, le specifiche che definiscono il comportamento progettato del NodoSPC, riportando un set di informazioni certe e conosciute (le primitive rese disponibili dai Web Services, i dati di configurazione, etc.) e, in un’altra parte, il comportamento atteso dei sistemi intermediati riportando l’insieme di informazioni minime indispensabili alle funzioni informatiche effettivamente sviluppate dai soggetti aderenti in qualità di Enti Creditori o Prestatori di Servizi di Pagamento.

I dettagli delle primitive utilizzate in ciascun workflow, i tracciati, gli errori e tutte le informazioni tecniche necessarie per integrare servizi di Enti Creditori e Prestatori di Servizi di Pagamento con il NodoSPC sono descritti nella sezione III.

La modellazione segue le notazioni dello standard Business Process Model and Notation (BPMN) versione 2.0, di cui si riporta, in Figura 1, i simboli utilizzati e il loro significato.

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Figura 1: Notazioni BPMN 2.0 utilizzate

2. Gestione della posizione debitoria

Come previsto dalle Linee guida, tutte le tipologie di pagamento gestite dal Sistema pagoPA prevedono che l’Ente Creditore, per rendere realizzabile un pagamento, registri nei propri archivi le informazioni necessarie per effettuare il pagamento e le metta a disposizione dell’utilizzatore finale. Definiamo l’insieme di tali informazioni con il termine di “posizione debitoria”.

Nel Sistema pagoPA ogni pagamento presuppone la creazione propedeutica, nel sistema informativo dell’Ente Creditore, di una posizione debitoria. All’Ente Creditore compete la gestione degli stati del ciclo di vita della posizione debitoria, che, in linea generale, corrispondono alle attività di:

  1. Creazione. La posizione debitoria viene creata dall’Ente Creditore e posta nello stato di “Aperta”. Si sottolinea che in questa sede si definisce “posizione debitoria” sia la creazione che avviene su iniziativa dell’Ente Creditore (es. maturazione delle condizioni per il pagamento di una imposta) sia quella che avviene su iniziativa dell’Utilizzatore finale (es. richiesta di un servizio), anche se in quest’ultimo caso l’Utilizzatore finale stesso non è effettivamente in debito con l’Ente Creditore.
  2. Aggiornamento. La posizione debitoria viene aggiornata dall’Ente Creditore ogni qualvolta intervengano eventi che ne modificano le informazioni associate (es sanzioni per decorrenza dei termini). L’attività di aggiornamento provoca un avanzamento di versione della posizione debitoria che permane nello stato di “Aperta”.
  3. Blocco. La posizione debitoria viene bloccata e posta nello stato “In pagamento”, a discrezione dell’Ente Creditore, nelle more del perfezionamento di un pagamento, onde evitare la possibilità di pagamenti ripetuti.
  4. Trasferimento. La posizione debitoria è posta nello stato di “Trasferita” nel caso in cui la competenza dell’incasso passi a un altro Ente Creditore (es. iscrizione in ruolo).
  5. Chiusura. L’Ente Creditore pone la posizione debitoria nello stato “Chiusa” ogni qualvolta viene effettuato un pagamento che salda il debito o intervengano eventi che la rendano non più pagabile. Tale stato è reversibile nel caso in cui intervenga una revoca del pagamento che pone di nuovo la posizione debitoria in una nuova versione dello stato di “Aperta”.

Contestualmente alla creazione di una posizione debitoria, l’Ente Creditore, se ne ricorrono le condizioni, deve predisporre un avviso di pagamento che rappresenta lo strumento che rende possibile l’innesco del pagamento stesso presso i PSP.

L’Ente Creditore genera il tradizionale avviso di pagamento analogico (sotto forma di avviso cartaceo o file stampabile) ogni qualvolta le norme lo obbligano a notificare a un debitore (cittadino o impresa) l’insorgenza di una posizione debitoria aperta nei suoi confronti. Tutte le norme di dettaglio che regolano la produzione di un avviso di pagamento analogico sono incluse nel documento collegato “Il nuovo avviso di pagamento analogico nel sistema pagoPA”.

L’EC continua a recapitare l’avviso analogico all’Utilizzatore finale con le modalità tradizionali a cui può affiancare funzioni di stampa a carico dell’Utilizzatore finale dopo il downloading del documento.

L’avviso di pagamento analogico, oltre al logotipo del Sistema pagoPA, contiene le informazioni indispensabili per l’esecuzione del pagamento, che sono dettagliate nella sezione III.

Si attira l’attenzione sulla circostanza che l’importo dell’avviso di pagamento contenuto nell’avviso analogico è quello corrispondente al momento della produzione di tale documento e quindi può essere soggetto a variazioni (in più o in meno) al momento in cui ne viene richiesto il pagamento da parte dell’utilizzatore finale, nel caso sia intervenuto un aggiornamento della posizione debitoria, purché tale possibilità sia stata effettivamente esplicitata in una avvertenza sull’avviso.

La peculiarità di alcune postazioni messe a disposizione dai Prestatori di Servizi di Pagamento rende necessario automatizzare l’acquisizione dei dati presenti sull’avviso di pagamento. Per questo motivo tale documento deve essere corredato, oltre che dati essenziali sopra citati, anche da un insieme di elementi grafici facilmente leggibili e decodificabili da apposite apparecchiature.

I processi di creazione, aggiornamento, chiusura o annullamento di una posizione debitoria sono interni al sistema informativo dell’Ente Creditore. Nei casi previsti tali operazioni scatenano l’invio di un avviso di pagamento con strumenti digitali (avvisatura digitale), il cui processo è tracciato nel seguito.

PagoPA consente all’Ente Creditore di affiancare all’avviso analogico un avviso digitale di natura bonaria che, conservando lo stesso contenuto informativo, permette la distribuzione e il pagamento in modalità totalmente dematerializzata.

Con l’avvisatura digitale l’Ente Creditore permette agli utenti di accedere allo stato corrente della propria posizione debitoria. Attraverso il Sistema pagoPA è possibile gestire due tipologie di avvisatura digitale:

  • Avvisatura digitale push, quando la distribuzione dell’avviso avviene per iniziativa dell’Ente Creditore
  • Avvisatura digitale pull, quando la distribuzione avviene per iniziativa di un Prestatore di Servizi di Pagamento per soddisfare una richiesta dell’Utilizzatore finale.

I paragrafi che seguono descrivono i workflow gestiti da pagoPA nei due casi.

2.1. Avvisatura digitale push (su iniziativa dell’Ente Creditore)

La funzione di avvisatura digitale in modalità push è un servizio messo a disposizione dal Sistema pagoPA attraverso il NodoSPC che consente agli Utilizzatori finali di ricevere avvisi in formato elettronico, in modo che il correlato pagamento possa essere effettuato in modalità semplice e sicura utilizzando il Sistema pagoPA. Salvo diverso avviso le notifiche digitali hanno un carattere bonario e quindi si affiancano a quelle tradizionali, già previste dalla normativa, senza sostituirle. Tuttavia, per consentire ai propri clienti la più ampia possibilità di utilizzare tale strumento innovativo, l’Ente Creditore è incentivato a utilizzarle anche nelle circostanze in cui la normativa non pone un obbligo formale di notifica.

Per poter ricevere un avviso digitale l’utilizzatore finale dovrà dotarsi di un “cassetto digitale” che il NodoSPC utilizzerà per il recapito, mediante la sottoscrizione di uno specifico contratto con un soggetto abilitato da AgID a erogare tale servizio. I Prestatori di Servizi di Pagamento hanno la possibilità di integrare con essa ulteriori funzioni quali, a titolo di esempio, i servizi di pagamento offerti sul Sistema pagoPA, notifiche sui dispositivi da essi gestiti, (app su PC, tablet e smartphone, servizio di home banking, ecc.), gestione delle scadenze, ecc.

Si puntualizza che l’Utilizzatore finale, ossia il soggetto destinatario dell’avvisatura da parte dell’Ente Creditore, è sempre il soggetto debitore identificato dall’Ente Creditore. PagoPA non preclude tuttavia la possibilità che l’Utilizzatore finale chiamato a eseguire il relativo pagamento possa essere un terzo (soggetto versante) in nome e per conto del debitore (soggetto pagatore).

L’adesione al servizio da parte dei Prestatori di Servizi di Pagamento è facoltativa, mentre gli Enti Creditori che generano un avviso analogico pagabile presso i Prestatori di Servizi di Pagamento dovranno obbligatoriamente sviluppare tale funzionalità e distribuire una versione digitale di ogni avviso analogico generato.

Il servizio in oggetto è monodirezionale in quanto prevede la distribuzione di avvisi digitali da parte degli Enti Creditori verso gli Utilizzatori finali, ma non prevede risposta da parte di questi ultimi. L’iscrizione al servizio di avvisatura effettuata dall’utilizzatore finale presso il Prestatore di Servizi di Pagamento avrà efficacia per la ricezione di avvisi da parte di tutti gli Enti Creditori aderenti al Sistema pagoPA.

L’utente finale può iscriversi al servizio di avvisatura presso più Prestatori di Servizi di Pagamento: in questo caso, in fase di iscrizione presso un altro Prestatore di Servizi di Pagamento dovrà ricevere una segnalazione di iscrizione “multipla” da parte del Prestatore di servizi di pagamento che sta trattando l’operazione.

La revoca dell’iscrizione al servizio di avvisatura deve essere richiesta al Prestatore di Servizi di Pagamento, che ne stabilisce le modalità.

Nel processo di avvisatura push (Figura 2) sono coinvolti quattro soggetti:

  • utilizzatore finale
  • Ente Creditore
  • NodoSPC
  • Prestatore Servizi di Pagamento dell’Utilizzatore finale

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Figura 2: Il processo di gestione dell’avvisatura push

Il processo di avvisatura push è iniziato dall’Ente Creditore quando genera una posizione debitoria (Task T1.1.1). Una volta generata la posizione debitoria, l’Ente Creditore invia al NodoSPC gli avvisi digitali da recapitare (Task T1.1.2).

Il NodoSPC (Task T1.1.3) esegue azioni differenti a seconda che l’utilizzatore finale sia iscritto o meno al servizio presso un Prestatore Servizi di Pagamento (Gateway G1.1.1):

  • Nel caso in cui l’utilizzatore finale sia iscritto tramite Prestatore Servizi di Pagamento, il NodoSPC invia l’avviso digitale al Prestatore Servizi di Pagamento (Task T1.1.3) che lo storicizza in un proprio database e ne dà notifica all’Utilizzatore finale (Task T1.1.4) in modo che sia a disposizione dello stesso (Task T1.1.5)
  • Negli altri casi, il NodoSPC non esegue alcuna azione.

Nel caso in cui l’Ente Creditore modifichi uno dei dati obbligatori dell’avviso (ad esempio: l’importo), dovrà inviare al NodoSPC una nuova copia dell’avviso digitale con l’indicazione che si tratta di un aggiornamento.

Nel caso in cui l’Ente Creditore annulli un avviso digitale o tale avviso risulti pagato con modalità diverse dal Sistema pagoPA, dovrà inviare al NodoSPC una nuova copia dell’avviso digitale con l’indicazione che si tratta di una cancellazione.

Il processo di aggiornamento e annullamento dell’avviso digitale è analogo a quello della generazione (Figura 3).

2.2. Avvisatura digitale pull (verifica della posizione debitoria)

L’avvisatura pull è una funzionalità che l’Ente Creditore mette a disposizione dell’Utilizzatore finale per consentirgli di accedere alla propria posizione debitoria.

Il Sistema pagoPA rende disponibili opportune funzioni di interscambio affinché la posizione debitoria di un utilizzatore finale possa essere interrogata attraverso altre funzioni messe a disposizione da Prestatore di Servizi di Pagamento . Tale servizio viene erogato con un’interrogazione della base dati dell’Ente Creditore di competenza, integrato con il “cassetto digitale”, e avviene secondo uno schema sincrono, attivato dall’Utilizzatore finale stesso attraverso le stesse modalità descritte nel paragrafo precedente.

Nel processo in oggetto (Figura 3) sono coinvolti quattro soggetti:

  • Utilizzatore finale
  • Ente Creditore
  • NodoSPC
  • Prestatore Servizi di Pagamento dell’Utilizzatore finale

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Figura 3: Il processo di gestione dell’avvisatura pull

Il processo segue i seguenti passi:

  • L’utilizzatore finale accede ad una degli strumenti messi a disposizione dal Prestatore di Servizi di Pagamento richiedendo di conoscere la sua (Task T1.3.1) posizione debitoria
  • Il Prestatore di servizi di Pagamento inoltra la richiesta all’Ente Creditore attraverso il NodoSPC (Task T1.3.2 e T1.3.3)
  • L’Ente Creditore predispone la lista delle Posizione Debitorie relative all’utilizzatore finale (Task T1.3.4) e le inoltra al Prestatore di Servizi di Pagamento attraverso il NodoSPC (Task T1.3.5).
  • Il Prestatore di servizi di Pagamento riceve la posizione debitoria dell’Utilizzatore finale e può informarlo (Task T1.3.6)
  • L’utilizzatore finale a questo punto ha a disposizione la propria posizione debitoria (Task T1.3.7)

Al fine di prevenire utilizzi non consoni, il NodoSPC si riserva la possibilità di applicare apposite regole di throttling (limitazioni nell’utilizzo). Le eventuali regole di throttling sono indicate nel documento “Indicatori di qualità per i Soggetti Aderenti”.